33. Orosio, VII. 42. Zosimo, L. I, p. 35. Zonara, l. XII, 635. Sincello, p.382. Non si possono senza qualche attenzione spiegare o conciliare i loro imperfetti racconti. Possiamo tuttavia rinvenire alcune tracce della parzialità di Dexippo nella relazione delle sue proprie imprese, e di quelle dei suoi concittadini.
(855) Nell'originale "settrentrionali"
(856) Sincello p. 382. Questo funesto corpo di Eruli fu per gran tempo fedele e rinomato.
(857) Claudio, che comandava sul Danubio, pensò giustamente ed operò con coraggio. Il suo collega fu geloso della di lui fama. Stor. Aug. p. 181.
(858) Giornandes c. 20.
(859) Zosimo ed i Greci, (come l'autore del Tilopatride) danno il nome di Sciti a quelli che Giornandes e gli Scrittori latini costantemente rappresentano come Goti.
(860) Stor. Aug. p. 178, Giornandes c. 20.
(861) Strabone l. XIV, p, 640. Vitruvio l. I c. 36, prefazione, e L. VII. Tacito Annal. III, 61. Plinio Stor. Nat. XXXVI, 14.
(862) La lunghezza di S. Pietro di Roma è di 840. palmi romani; questo palmo è di 8 pollici e 3 linee. Vedi le Miscellanee di Greave vol. I p. 233 sopra il piede romano.
(863) La politica de' Romani gl'impegnava a restringere i limiti dell'asilo, che differenti privilegi avevano successivamente estesi sino a due stadj intorno al tempio. Strabone l. XIV, p. 641. Tacito Ann. III, 60 ec.
(864) Non offerivano essi alcun sacrifizio agli Dei della Grecia. Vedi Lettere di San Gregorio Taumaturgo.
(865) Zonara l. XII, p. 635. Un simile aneddoto conveniva perfettamente al gusto di Montaigne.
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