Quattro di esse, al Settentrione del fiume, erano distretti di oscura fama e di poca estensione, Intiline, Zadicene, Arzanene, e Moxoene: ma all'Oriente del Tigri l'Impero acquistò il vasto e montagnoso territorio di Carduene, antica sede dei Carduchj, i quali conservarono per molti secoli la generosa lor libertà nel centro delle dispotiche monarchie dell'Asia. I diecimila Greci traversarono il loro paese, dopo una penosa marcia, o piuttosto battaglia, di sette giorni; e confessa il lor condottiero nella sua incomparabile relazione della ritirata, che essi soffrirono più danno dai dardi dei Carduchj, che dalle forze del gran Re286. I Curdi, loro posteri, con piccolissima alterazione e di nome e di costumi, riconoscono di puro nome la sovranità del gran Signore. III. È quasi inutile osservare, che Tiridate, il fido alleato di Roma, fu ristabilito sul trono dei suoi antenati, e che furono pienamente sostenuti ed assicurati i diritti dell'Imperiale preeminenza. Furono i confini dell'Armenia estesi fino alla fortezza di Sinta nella Media, e questo accrescimento di dominio fu un atto più di giustizia che di liberalità. Delle già nominate Province di là dal Tigri, le quattro prime aveano i Parti smembrate dalla corona dell'Armenia287, e quando i Romani ne acquistarono il possesso, essi stipularono, a spese degli Usurpatori, un'ampia compensazione, per cui ebbe il loro alleato il vasto e fertile paese di Atropatene. La sua principal città, situata forse dov'è la moderna Tauris, fu spesso onorata dalla residenza di Tiridate; e siccome ebbe talvolta il nome di Ecbatana, egli imitò negli edifizi e nelle fortificazioni la magnifica capitale dei Medi288. IV. Il paese dell'Iberia era sterile; rozzi e selvaggi n'erano gli abitanti.
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