Nella piena fiducia, che la vicina morte di Costanzo lo lascerebbe solo padrone del Mondo Romano, siamo assicurati ch'egli si era formata nella sua mente una lunga serie di futuri Principi, e che meditava di ritirarsi dalla pubblica vita, dopo di aver compito un glorioso regno di quasi vent'anni338.
Ma in meno di diciotto mesi due inaspettate rivoluzioni rovesciarono gli ambiziosi disegni di Galerio. Le speranze di unire al suo impero le occidentali Province rimasero deluse per l'innalzamento di Costantino, mentre l'Italia e l'Affrica si eran perdute per la fortunata ribellione di Massenzio.
I. La fama di Costantino ha richiamato l'attenzione della posterità alle più minute circostanze della vita, e dell'azioni di lui. Il luogo della sua nascita, e la condizione della sua madre Elena, furono il soggetto non solo di letterarie, ma ancora di nazionali dispute.
[A.D. 274]Malgrado la recente tradizione che le assegna per genitore un Re Britanno, siamo obbligati a confessare che Elena era figlia di un locandiere339. Ma possiamo nel tempo stesso difendere la legittimità del suo matrimonio, contro coloro che l'hanno rappresentata come concubina di Costanzo340. È molto probabile che Costantino il Grande nascesse in Naisso città della Dacia341; e non è da maravigliarsi, che in una famiglia, e in una Provincia illustre soltanto per la professione dell'armi, il giovane mostrasse così poca inclinazione a coltivare il suo spirito coll'acquisto delle scienze342. Egli avea quasi 18 anni quando il padre di lui fu promosso al posto di Cesare: ma questo fortunato evento fu seguitato dal divorzio della madre: e lo splendore di una imperiale parentela ridusse il figliuolo di Elena ad uno stato di disonore o di umiliazione.
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