Ma gli eserciti Italiani, posti a una sicura distanza dal pericolo, erano snervati dalla licenza e dal lusso. Avvezzi ai bagni ed ai teatri di Roma, vennero in campo con ripugnanza, ed erano composti principalmente di veterani, quasi dimentichi dell'armi e della guerra, o di nuove ed inesperte reclute. Le robuste legioni della Gallia aveano lungamente difese le frontiere dell'Impero contro i Barbari del Settentrione; e nell'adempimento di quel faticoso servizio si era esercitato il loro valore, ed assodata la lor disciplina. Erano i condottieri ugualmente diversi che gli eserciti. Il capriccio o l'adulazione aveano tentato Massenzio colle speranze della vittoria; ma queste ambiziose speranze cederono presto agli abiti del piacere ed alla cognizione della propria inesperienza. L'intrepido spirito di Costantino era stato dalla prima sua gioventù educato per la guerra, per l'azione, e pel militare comando.
Quando Annibale passò dalla Gallia nell'Italia, fu obbligato prima a scoprire, e dopo ad aprirsi una strada sopra monti, e tra selvagge nazioni che non avean mai dato il passo ad un esercito regolare384. Erano allora le Alpi difese dalla natura, e sono adesso fortificate dall'arte. Varie cittadelle costruite con uguale abilità, fatica e spesa, dominano ogni ingresso nella pianura, e rendono da quella parte l'Italia quasi inaccessibile ai nemici del Re di Sardegna385. Ma nel corso dell'età di mezzo i Generali, che hanno tentato il passo, han raramente trovata alcuna difficoltà o resistenza.
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