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      Fra le diverse religioni del Politeismo, alcuni vagabondi fanatici dell'Egitto, e della Siria, che dirigevansi alla credula superstizione del volgo, formavano forse l'unico ordine di Sacerdoti591, che traessero tutto il proprio mantenimento e credito dalla professione sacerdotale, e che fossero molto efficacemente impegnati da un personale interesse per la sicurezza o prosperitą de' tutelari lor Numi. Tanto in Roma, quanto nelle principali Province i ministri del politeismo erano per la maggior parte uomini di nobil estrazione e di abbondante ricchezza, che ricevevan come una distinzione onorevole la cura di un celebre tempio, o di un pubblico sacrifizio; molto spesso rappresentavano a loro spese i giuochi sacri592, e con fredda indifferenza eseguivano gli antichi riti secondo le leggi, e l'usanze del lor paese. Siccome occupavansi negli affari comuni della vita, rare volte, il loro zelo e la lor divozione erano animati da un sentimento d'interesse o dalle abitudini di un carattere sacerdotale. Limitati a' rispettivi lor tempj ed alle loro rispettive cittą, restavano senza connessione alcuna di governo o di disciplina; e riconoscendo essi la suprema giurisdizione del Senato, del Collegio de' Pontefici e dell'Imperatore, que' magistrati civili si contentavano della facile cura di mantenere in pace, e con dignitą, il culto gią stabilito fra gli uomini. Abbiam veduto poi quanto varie, quanto libere, ed incerte fossero le religiose opinioni de' Politeisti. Si abbandonavan quasi senza ritegno alle naturali operazioni di una superstiziosa fantasia.


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Storia della decadenza e rovina dell'Impero Romano
Volume Secondo
di Edoardo Gibbon
pagine 377

   





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