Quelli che sono disposti ad analizzare tali riflessioni, lungi dall'osservare con meraviglia il rapido avanzamento del Cristianesimo, saranno forse sorpresi che non fosse anche più rapido, e più generale.
È stato con non minor verità che naturalezza osservato, che le conquiste di Roma prepararono, e facilitaron quelle del Cristianesimo. Nel secondo capitolo di quest'opera si è procurato di spiegare in qual modo le più culte province dell'Europa, dell'Asia, e dell'Affrica si riunirono sotto il dominio di un sol Sovrano, ed appoco appoco si collegarono co' più forti vincoli delle leggi, de' costumi, e del linguaggio. Gli Ebrei della Palestina, che avevano ansiosamente aspettato un liberator temporale, riceverono sì freddamente i miracoli del divino Profeta, che si stimò superfluo di pubblicare, o almeno di conservare alcun Evangelio Ebraico593. Le storie autentiche delle azioni di Cristo si scrissero in Greco ad una considerabil distanza da Gerusalemme, e dopo che fu sommamente cresciuto il numero de' Gentili convertiti alla fede594. Appena tali storie furono tradotto in Latino, divennero perfettamente intelligibili a tutti i sudditi di Roma, eccettuati solamente i contadini della Siria e dell'Egitto, per comodità de' quali si fecero dopo particolari versioni. Le pubbliche strade ch'erano state fatte per uso delle legioni, aprivano un facil passaggio a' missionari Cristiani da Damaso a Corinto, e dall'Italia fino all'estremità della Spagna o della Britannia; nè incontravano quegli spirituali conquistatori alcuno degli ostacoli, che, ordinariamente ritardano, o impediscon l'introduzione di una religione straniera in lontani paesi.
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