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      A queste domestiche testimonianze possiamo aggiunger la confessione, i lamenti, e le apprensioni de' Gentili medesimi. Dagli scritti di Luciano, filosofo che aveva studiato gli uomini, e che descrive i loro costumi co' più vivaci colori, possiam rilevare, che sotto il regno di Commodo, il suo paese nativo del Ponto era pieno d'Epicurei, e di Cristiani597. Dentro il corso di ottant'anni dopo la morte di Cristo598 l'umano Plinio si lamenta della grandezza del male, ch'egli procurava invano di sradicare. Nella sua molto curiosa epistola all'Imperatore Traiano asserisce, che i tempj erano quasi deserti, che le sacre vittime appena trovavano compratori, e che la superstizione aveva non solo infettate le città, ma erasi anche sparsa per i villaggi, e nell'aperta campagna del Ponto, e della Bitinia599.
      Senza discendere ad un minuto esame dell'espressioni, o de' motivi di quegli scrittori, che o celebrano o deplorano il progresso del Cristianesimo nell'Oriente, può in generale osservarsi, che nessun di loro ci ha lasciato alcun fondamento, su cui formar si possa una giusta stima del vero numero de' fedeli in quelle Province. Si è conservata però fortunatamente una circostanza, che sembra spargere una luce più chiara su quest'oscuro, ma interessante soggetto. Nel regno di Teodosio, dopo che il Cristianesimo avea goduto per più di sessant'anni l'influsso del favore Imperiale, l'antica ed illustre Chiesa d'Antiochia consisteva in centomila persone, tremila delle quali erano alimentate con le pubbliche oblazioni600. Lo splendore, e la dignità della Regina dell'Oriente, la nota popolazione di Cesarea, di Seleucia, e d'Alessandria, e la distruzione di dugento cinquantamila anime nel terremoto, che afflisse Antiochia sotto Giustino il Vecchio601, sono altrettante convincenti prove, che tutto il numero degli abitanti non era meno di mezzo milione, e che i Cristiani, per quanto moltiplicati fossero dallo zelo, e dalla potenza, non eccedevano la quinta parte di quella grande Città. Quanto diversa dovrà essere la proporzione, se paragoniamo la Chiesa perseguitata colla medesima trionfante, l'Occidente coll'Oriente, remoti villaggi con popolate città, e paesi di fresco convertiti alla fede con luoghi dove i credenti riceverono la prima volta la denominazione di Cristiani?


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Storia della decadenza e rovina dell'Impero Romano
Volume Secondo
di Edoardo Gibbon
pagine 377

   





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