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      Il favorito loro argomento potea servire a edificare un Cristiano, o a convertire un Giudeo, mentre ambidue riconoscono l'autoritā di quelle profezie, e son obbligati ad investigarne con devota riverenza il senso ed il compimento. Ma questa maniera di persuadere perde molto del suo peso e della sua forza, quando si dirige a quelli, che nč intendono nč rispettano la legge Mosaica ed il profetico stile634. Nelle imperite mani di Giustino e de' successivi Apologisti, la sublime intelligenza degli oracoli Ebrei svanisce in lontane figure, in affettati concetti, ed in fredde allegorie; e la loro autenticitā rendevasi anche sospetta ad un Gentile non illuminato per la mescolanza di pie falsitā, che sotto i nomi di Orfeo, di Ermete e delle Sibille635 gli si volevan far credere di ugual valore, che le genuine inspirazioni del Cielo. I sofismi, e le frodi, che si usano in difesa della Rivelazione, ci rammentano bene spesso la poco giudiziosa condotta di que' poeti, che caricano i loro invulnerabili Eroi con un peso inutile d'incomode o fragili armi.
      Ma come potrem noi scusare la supina disattenzione de' Pagani e Filosofi a quelle prove, che si presentavano dalla mano dell'Onnipotenza, non alla loro ragione, ma a' loro sensi? Durante la vita di Cristo, degli Apostoli e de' primi loro Discepoli, la dottrina, che predicavano, veniva confermata da innumerabili prodigi. Camminavano gli storpiati, vedevano i ciechi, eran sanati gl'infermi, risorgevan i morti, eran cacciati i demonj, e continuamente si sospendevan le leggi della natura in favor della Chiesa.


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Storia della decadenza e rovina dell'Impero Romano
Volume Secondo
di Edoardo Gibbon
pagine 377

   





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