ivi
Alle arti
270
Alle pubbliche feste
271
Zelo dei medesimi
272
II.
La dottrina dell'immortalitą dell'animaivi
Opinioni che ne portarono i filosofi
272
I Pagani della Grecia e di Roma
275
I Giudei
276
I Cristiani
278
Prossima fine del mondo
279
Dottrina de' Millenarj
ivi
Pronosticato incendio di Roma e del mondo
282
Tanti timori utili ai progressi del Cristianesimo
283
III.
Forza de' miracoli ne' primi tempi della Chiesa
286
Dubbi mossi sulla loro veracitą
289
Presente incertezza nel determinare l'epoca de' miracoli
291
Utilitą de' primi miracoliivi
IV.
Virtł de' primitivi Cristiani
293
Pentimento delle colpeivi
Cura che i primi Cristiani ebbero della propria fama
295
Morale de' Padri
296
Amor del dilettarsi, e dell'operare insiti nella umana natura
297
Gli antichi Cristiani avversi al piacere ed alla voluttą
298
Opinioni de' medesimi circa la castitą ed il matrimonio
299
Loro avversione agli affari della guerra e del governo
302
V.
Solerzia dei Cristiani, tutta intesa al governo della Chiesa
304
Primiera loro libertą ed uguaglianza
306
Istituzione de' Vescovi come presidenti del collegio della Chiesa
307
Concilj Provinciali
310
Unione della Chiesa
311
Progresso dell'autoritą episcopale
312
Preminenza delle chiese metropolitane
313
Ambizione de' romani pontefici
315
Oblazioni e rendite della Chiesa
317
Distribuzione delle rendite
321
Scomuniche
323
Penitenza pubblica
324
Dignitą del governo episcopale
326
Recapitolazione delle cinque cagioni
327
Debolezza del politeismo
329
Lo scetticismo del mondo Pagano riuscģ favorevole alla nuova religioneivi
Come pure la pace ed unione dell'impero Romano
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