100 Vopisco (nella Stor. Aug. p. 227) lo chiama primae sententiae consularis, e subito dopo, Princeps Senatus. È naturale il supporre, che i Monarchi di Roma sdegnando quell'umil titolo, lo cedessero al più antico fra i Senatori.
101 L'unica obbiezione a questa genealogia è che lo Storico si nominava Cornelio, l'Imperatore Claudio. Ma sotto il basso Impero, i soprannomi erano estremamente vari ed incerti.
102 Zonara, l. XII, p. 637. La Cronica Alessandrina, per un facile errore, trasferisce quell'età ad Aureliano.
103 Nell'anno 273 egli fu Console ordinario, ma debbe essere stato suffetto molti anni avanti, e probabilmente sotto Valeriano.
104 Bis millies octingenties. Vopisco nella Stor. Aug. p. 229. Questa somma, secondo l'antica misura, equivaleva ad ottocento quarantamila libbre Romane di argento, ciascuna della valuta di sei zecchini. Ma nel secolo di Tacito il conio avea perduto molto nel peso e nella purità.
105 Dopo il suo avvenimento, ordinò che si facessero annualmente dieci copie dello Storico, e si collocassero nelle pubbliche librerie. Le librerie Romane sono da gran tempo perite, e la più stimabil parte di Tacito fu conservata in un solo MS. e scoperta in un Monastero della Vestfalia. Vedi Bayle, Dizionario. Art. Tacito, e Lipsio ad Annal. II. 9.
106 Vopisco nella Stor. Aug. p. 227.
107 Stor. Aug. p. 228. Tacito indirizzandosi ai Pretoriani, li nominava sanctissimi milites, ed il popolo, sacratissimi Quirites.
108 Nelle sue manumissioni non eccedè mai il numero di cento, come limitato dalla legge Caninia promulgata sotto Augusto, e finalmente abolita da Giustiniano.
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