Vien distinta dalla seta, dalla opulenza degli abitanti, e dal loro amore per la pace sopra tutte le altre nazioni del mondo.
265 Vou-ti, il primo Imperatore della settima Dinastia, che allora regnava nella China, ebbe dei trattati politici colla Fergana, provincia della Sogdiana, e si dice che ricevesse un'ambasceria Romana. (Stor. degli Unni, tom. I. pag. 38.) In quei secoli i Chinesi teneano una guarnigione in Kashgar, ed uno dei lor Generali, verso i tempi di Traiano, si avanzņ fino al mar Caspio. Riguardo al commercio tra la China ed i paesi occidentali, si puņ consultare una interessante memoria del sig. de Guignes nell'Accademia delle Iscriz. tom. XXXII. pag. 355.
266 Vedi Stor. Armen. l. II. c. 81.
267 Ipsos Persas ipsumque Regem, ascitis Saccis et Ruffis et Gellis, petit frater Ormies. Panegyr. Vet. III. I Saci erano una nazione di Sciti erranti, accampati verso la sorgente dell'Oxo e del Jaxarte. I Gelli erano gli abitatori del Ghilan lungo il mar Caspio, che sotto nome di Dilemiti, infestarono per tanto tempo la Monarchia Persiana. Vedi D'Herbelot, Bibliot. Orient.
268 Mosč di Corene tralascia affatto questa seconda rivoluzione che io sono stato costretto a ricavare da un passo di Ammiano Marcellino (l. XXIII. 5). Lattanzio parla dell'ambizione di Narsete "Concitatus domesticis exemplis avi sui Saporis ad occupandum Orientem magnis copiis inhiabat". De Mort. Persecut. c. 9.
269 Possiamo fermamente credere, che Lattanzio ascrive a codardia la condotta di Diocleziano.
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