Vet. IX. 25) che fu attaccata la guerra per mare non meno, che per terra, e che la flotta di Costantino prese possesso della Sardegna, della Corsica, e de' porti dell'Italia.
383 Paneg. Vet. IX. 3. Non dee far maraviglia, che l'oratore diminuisse il numero dello truppe, con le quali il suo Sovrano condusse a fine la conquista dell'Italia; ma sembra un poco singolare, ch'egli non valutasse l'esercito del tiranno a più di 100000 uomini.
384 I tre passi principali delle Alpi fra la Gallia e l'Italia son quelli del monte di S. Bernardo, del monte Cenisio, e del monte Ginevro. La tradizione e certa somiglianza di nomi (Alpes penninae) han fatto sì, che il primo di questi si assegni alla marcia d'Annibale (Vedi Simler de Alpibus). Il Cavalier di Folard (Polib. tom. IV.) e il Danville l'han condotto pel monte Ginevro. Ma nonostante l'autorità di un esperto Uffiziale, e di un erudito Geografo, le pretensioni del monte Cenisio vengono sostenute in una plausibile, per non dir convincente maniera dal Sig. Grosley, Observations sur l'Italie, Tom I. p. 40[a].
[a] Nelle Mescolanze di Gibbon si trova un passo in cui egli discute più a lungo questa spinosa quistione, e rimansi indeciso tra Tito Livio e Polibio, tra il monte Ginevro e il Gran-S. Bernardo. Ma dopo di lui il generale inglese Melville e Deluc, figlio, hanno scoperto e dimostrato che Annibale passò in Italia per l'Alpe greca, ossia del Piccolo San Bernardo, passaggio de' più frequentati abantiquo, ed il più comodo, secondo Ebel, che in tutta la giogaia delle Alpi vi sia.
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