521 L'università d'Oxford conferì i gradi agli oppositori di lui. Dall'amarezza di Mosemio (p. 221.) possiamo dedurre i sentimenti de' teologi Luterani.
522 Può sembrare alquanto notabile, che Bernardo di Chiaravalle, il quale racconta tanti miracoli del suo amico S. Malachia, non faccia mai veruna menzione de' propri, che però vengono diligentemente riferiti da' compagni e discepoli di lui. Nel lungo corso dell'Istoria Ecclesiastica si trova egli mai un solo esempio di un Santo, che affermi di aver egli posseduto il dono de' miracoli?
523 La conversione di Costantino è l'Era più comunemente fissata da' Protestanti. I Teologi più ragionevoli non son disposti ad ammettere i miracoli del quarto secolo, mentre i più creduli non vogliono rigettar quelli del quinto.
524 Si rappresentano molto chiaramente le imputazioni di Celso e di Giuliano insieme colla difesa de' Padri da Spaurmio (Commentaire sur les Césars de Julien p. 468.)
525 Plinio Epist. X. 97.
526 Tertullian. Apolog. c. 44. Egli soggiunge però con qualche dubbiezza, "aut si aliud, jam non Christianus".
527 Il filosofo Pellegrino (della vita, e morte del quale ci ha lasciato Luciano un piacevol racconto) imposturò per lungo tempo la credula semplicità de' Cristiani dell'Asia.
528 Vedi un molto giudizioso trattato di Barboyrac sur la Morale dei Pères.
529 Lactant. Divin. Institut. l. VI. c. 20, 21, 22.
530 Vedasi l'opera di Clemente Alessandrino intitolata Il Pedagogo, che contiene gli elementi d'Etica, quali insegnavansi nelle più celebri scuole Cristiane.
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