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      Adautto è anche più osservabile per essere stata l'unica persona elevata in grado e cospicua, che sembri aver sofferto la morte in tutto il corso di questa generale persecuzione(169).
      La ribellione di Massenzio immediatamente restituì la pace alle Chiese dell'Italia e dell'Affrica, e quell'istesso tiranno, che oppresse ogni altro ceto de' suoi soggetti, si dimostrò giusto, umano ed anche parziale verso gli afflitti Cristiani. Egli contava sulla lor gratitudine ed affezione, e supponeva molto naturalmente, che le ingiurie, ch'essi avevan sofferto, ed i pericoli, a' quali sempre temevano di essere esposti per parte del suo più inveterato nemico, gli assicurerebbero la fedeltà di un partito, già considerabile pel numero e per l'opulenza(170). Anche la condotta di Massenzio verso i Vescovi di Roma e di Cartagine può risguardarsi come una prova della sua tolleranza, mentre i più ortodossi Principi terrebbero probabilmente lo stesso contegno, rispetto al già stabilito lor clero. Marcello, ch'era il primo di que' Prelati, aveva eccitato la confusione nella Capitale per causa della severa penitenza, che imponeva ad un gran numero di Cristiani, i quali nel corso dell'ultima persecuzione avevano rinunziato, o finto di rinunziare alla lor religione. Il furore di parte proruppe in frequenti e violente sedizioni; il sangue de' Fedeli spargevasi per mezzo delle proprie lor mani; e si vedeva che l'esilio di Marcello, in cui sembrava meno risplendere la prudenza che lo zelo, era l'unico mezzo capace di restituir la quiete all'angustiata Chiesa di Roma(171). Pare che la condotta di Mensurio, Vescovo di Cartagine, fosse anche più riprensibile.


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Storia della decadenza e rovina dell'Impero Romano
Volume Terzo
di Edoardo Gibbon
pagine 482

   





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