Sunt, ego respondi. Non esprime quanti erano, molto meno che fosse opinione di tutta la Chiesa. Cum talibus, prosegue il Santo, neque consuetudinis, neque hospitii communionem habere audent; parole compendiate così dal Mosemio: minus clementer decernunt. L'Autore prese da questo la citazione, e vi fece un ampio comento: asserendo che quando Giustino fu pressato a dichiarar il sentimento della Chiesa, confessò che vi erano molti fra gli Ortodossi Cristiani, che non solo escludevano i loro giudaizzanti fratelli dalla speranza di salvazione, ma che evitavano ancora ogni commercio con loro ne' comuni offizj di amicizia, d'ospitalità e di vita sociale. In un quadro d'intolleranza si doveva por mano a tinte assai forti.
Gli Gnostici non rigettarono l'antico Testamento per averlo trovato pieno di difetti, ma perchè fu inspirato dal Creatore, che nel loro sistema de' due principj era l'Autore del male. Per lo stesso sistema neppur poterono accomodarsi agli Evangeli, ne' quali s'insegna, avere il Verbo assunta umana carne, la quale era per loro opera del Creatore.
Le difficoltà, ch'egli cita contro l'antico Testamento, abusando del nome degli Gnostici, sono state ripetute sino alla nausea dai predecessori del Signor Gibbon, e gli Apologisti vi hanno tanta luce arrecata, che non possono più rimettersi in campo senza stancare la pazienza del Pubblico. Simili dettagli al nostro istituto non si convengono.
Dite voi, che sino ad Adriano la Chiesa tollerò tutte le Sette? Gesù Cristo aveva ordinato: si ecclesiam non audiverit, sit tibi, tanquam ethnicus et pubblicanus; e l'Apostolo aveva detto haereticum hominem devita.
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