E se il danaro veniva loro offerto da' sacerdoti de gl'Idoli, come non è incredibile, con qual ferocia dovevano avventarsi contro gli oggetti dell'odio loro?
Riferiscono gli Storici del quarto e del quinto secolo che i Pagani alle volte impiegavano contro i Cristiani le più indecenti tentazioni; e ciò era conforme alla loro Religione. Non si sa, che Venere avea dei postriboli dedicati al suo nome, e che le meretrici credevano di onorarla? E questo si pretendeva dalle Vergini Cristiane?
Ma eccoci costretti a rompere il filo della Cronologia, per trattenerci in varie digressioni su i motivi, che portavano i Cristiani a cercare il martirio, sull'ardore de' primi Cristiani, sul rilassamento, che vi s'introdusse per gradi; sopra i diversi mezzi di evitare il martirio, e sopra gli editti di Tiberio e di Marco Aurelio.
Digressione prima sopra i motivi,
che portavano i Cristiani a cercare il martirio.
RISTRETTO. Le vaghe declamazioni de' Padri non spiegano il grado di gloria, ch'essi promettevano a chi spargeva il sangue in difesa della Religione. Insegnavano, che il fuoco del martirio suppliva ogni difetto ed espiava ogni colpa, che mentre le anime degli altri Cristiani erano obbligate a passare per una lenta e penosa purificazione, i martiri entravano trionfanti al godimento immediato dell'eterne beneficenze. Oltre questo motivo servivano d'incitamento gli onori co' quali la Chiesa celebrava i gloriosi Campioni dell'Evangelio. I Confessori, che non erano condannati a morte, erano pure onorati; ed essi troppo spesso abusavano col loro spirituale orgoglio e colle licenziose maniere della preeminenza, che lo zelo e l'intrepidità avevano loro acquistata.
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