RISPOSTA. Questo avvenne sotto Decio, la cui persecuzione fu violentissima. Ne' tempi seguenti, sino a Costantino, non si osservarono le stesse cadute. Ecco adunque una febbre di spirito, che sta tre secoli a dar luogo a poco a poco all'amor della vita ed all'apprension del dolore.
Quarta digressione sopra i mezzidi evitare il martirio.
RISTRETTO. Eranvi tre mezzi di sottrarsi alla fiamma della persecuzione, 1. L'accusato aveva tutto il tempo di difendersi: s'egli diffidava della sua costanza, la dilazione gli serviva per fuggire, il che fu autorizzato dall'avviso e dall'esempio dei pił santi Prelati. 2. I Governatori vendevano per avarizia attestati, ne' quali si dichiarava, che le persone nominate si erano sottomesse alle leggi, ed avevano sacrificato alle divinitą di Roma; e cosģ i Cristiani potevano quietar la malignitą d'un accusatore. 3. Molti veramente apostatavano; ma cessato il pericolo erano ammessi tra' penitenti.
RISPOSTA. Quando il popolo era da subito furore assalito non si dava nč libertą, nč tempo di difesa al Cristiano. Quando i Magistrati volevano vendicarsi dell'affronto che ricevevano dalla costanza de' martiri, quando erano pagati da' Sacerdoti, quando non erano pagati da' Cristiani; e quando la mente dell'Imperatore propendeva al rigore, gli accusati non avevano altro mezzo di schivare i tormenti e la morte, fuorchč l'apostasia. Quando il Principe inclinava all'indulgenza i ministri la secondavano, e riusciva a qualche Cristiano di rimanersi occulto.
Ma la fuga non si concedeva a chi era caduto una volta nelle mani della giustizia; questi venivano ristretti e custoditi in prigione, ed erano riserbati alla prova de' tormenti.
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