Ecco il libro contro il quale nessun Apologista, a parere di alcuni, doveva osare di scrivere. Noi non abbiamo fatto, che compendiare o per dir meglio sfiorare una Opera, nella quale tutto è pacatamente, e secondo la sua naturale estensione esaminato. Dal poco, che ci è stato lecito di presentare al pubblico, ci ripromettiamo, che i due capi del Signor Gibbon, che riguardavano la Religione, saranno per l'avvenire meglio letti da chi vorrà parlarne con fondamento: ma lasciando all'autore della Opera gli applausi, che merita, noi siamo contenti di aver in parte contribuito alla utilità de' lettori.
FINE.
CAPITOLO XVII.
Fondazione di Costantinopoli. Sistema politico di Costantino e de' suoi successori. Disciplina militare. Corte e Finanze.
Il disgraziato Licinio fu l'ultimo rivale, che si oppose alla grandezza di Costantino, e l'ultimo prigioniero, che ne adornò il trionfo. Dopo un prospero e tranquillo regno, il conquistatore lasciò erede la sua famiglia del Romano Impero, di una nuova capitale, d'un nuovo governo, e di una nuova religione; e le innovazioni, che egli fece, furono adottate e riguardate con venerazione da quelli che gli succedettero. Il secolo di Costantino Magno e de' suoi figli è pieno d'importanti avvenimenti; ma l'Istorico resterebbe oppresso dal numero e dalla varietà de' medesimi, se diligentemente non separasse l'uno dall'altro i successi, che non hanno altra connessione fra loro che quella dell'ordine de' tempi. Dovrà egli dunque descrivere quei politici stabilimenti, che dieder forza e consistenza all'Impero, avanti di procedere a riferir le guerre e le rivoluzioni, che ne accelerarono la decadenza.
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