Pagina (275/482)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Il Czar Pietro, nel pieno possesso d'una potenza dispotica, sottopose al giudizio della Russia, dell'Europa e della posterità le ragioni, che lo costrinsero a sottoscrivere la condanna d'un colpevole, o almeno degenerante figliuolo(414).
      Era sì generalmente riconosciuta l'innocenza di Crispo, che i Greci moderni, i quali adorano la memoria del lor fondatore, son ridotti a palliare il delitto d'un parricidio, che i sentimenti comuni della natura umana non permettevano di giustificare. Pretendono essi, che quando l'afflitto padre scuoprì la falsità dell'accusa, da cui la sua credulità era stata sì fatalmente sedotta, pubblicò al mondo il suo pentimento e rimorso, prese il lutto per quaranta giorni, nello spazio de' quali s'astenne dall'uso de' bagni e da ogni ordinario conforto della vita, e per durevole instruzione della posterità eresse a Crispo una statua d'oro con questa memoranda inscrizione: "Al mio Figlio che ho ingiustamente condannato"(415). Un racconto così morale ed interessante meriterebbe d'esser sostenuto da autorità meno soggette a eccezioni; ma se consultiamo gli scrittori più antichi ed autentici, essi c'informeranno, che il pentimento di Costantino non si manifestò, che con atti di vendetta e di sangue, e che purgò l'uccisione d'un figlio innocente coll'esecuzione d'una forse rea moglie. Ascrivono la disgrazia di Crispo alle arti della matrigna Fausta, di cui l'implacabile odio, o l'amore mal corrisposto rinnuovò nel palazzo di Costantino l'antica tragedia d'Ippolito e di Fedra(416). Come la figlia di Minosse, anche la figlia di Massimiano accusò il suo figliastro d'un incestuoso attentato contro la castità della moglie del proprio padre; e facilmente ottenne dalla gelosia dell'Imperatore una sentenza di morte contro d'un Principe, che essa con ragione risguardava come il più formidabile rivale de' propri figli.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Storia della decadenza e rovina dell'Impero Romano
Volume Terzo
di Edoardo Gibbon
pagine 482

   





Czar Pietro Russia Europa Crispo Greci Crispo Figlio Costantino Crispo Fausta Costantino Ippolito Fedra Minosse Massimiano Imperatore Principe