A misura che avanzavano in età ed in esperienza, insensibilmente si dilatavano i limiti della loro autorità; ma l'Imperatore riservò sempre a se stesso il titolo d'Augusto; e nel tempo che mostrava i Cesari alle armate ed alle province, manteneva ogni parte dell'Impero in un'eguale obbedienza al supremo suo Capo(428). La tranquillità degli ultimi quattordici anni del suo regno fu appena interrotta dalla spregevol ribellione di un condottier di cammelli nell'isola di Cipro(429), o dalla parte attiva, che la politica di Costantino lo impegnò a prendere nelle guerre de' Goti e de' Sarmati.
Fra' diversi rami della razza umana, i Sarmati ne formano uno molto considerabile; poichè sembra che riuniscano i costumi de' Barbari Asiatici colla figura e col temperamento degli antichi abitanti d'Europa. Secondo i varj accidenti di pace o di guerra, d'alleanza o di conquista, furono essi alle volte confinati alle rive del Tanai, ed alle volte si sparsero nelle immense pianure, che sono fra la Vistola e il Volga(430). La custodia de' lor numerosi greggi ed armenti, la ricerca di cacciagione e l'esercizio della guerra, o piuttosto della rapina, dirigevano i vagabondi movimenti de' Sarmati. I mobili campi o città, ch'era l'ordinario soggiorno delle loro mogli e figliuoli, non consistevano che in gran carri tirati da bovi e coperti in forma di tende. La forza militare della nazione era composta di cavalleria; ed il costume, che avevano i loro guerrieri di tenere a mano uno o due cavalli, li poneva in grado d'avanzare o di ritirarsi con una rapida diligenza, la quale sorprendeva la sicurezza, ed eludeva l'incalzamento d'un distante nemico(431). La scarsità, che avevano del ferro, trasse la lor rozza industria ad inventare una specie di corazza capace di resistere alla spada o al pugnale, quantunque non fosse formata che di ugne di cavallo tagliate in picciole e nette strisce, poste diligentemente l'una sopra dell'altra in forma di scaglie o di penne, e fortemente cucite sopra un giustacuore di lino(432). Le armi offensive de' Sarmati erano corte daghe, lunghe lance e pesanti archi con un turcasso di frecce.
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