[A. D. 341]La città di Mursa o Essek, celebre ne' moderni tempi per un ponte di barche lungo cinque miglia sul fiume Dravo e per le adiacenti paludi(476), è stata sempre considerata come una piazza importante nelle guerre dell'Ungheria. Magnenzio, dirigendo la sua marcia verso Mursa, mise fuoco alle porte della città, ed in un improvviso assalto ne aveva quasi scalate le mura. La vigilanza della guarnigione estinse le fiamme; l'avvicinarsi, che fece Costanzo, non gli diede tempo di continuar le operazioni dell'assedio; e l'Imperatore in breve tolse l'unico ostacolo che impedir poteva i suoi movimenti, forzando un corpo di truppe che s'erano situate in un vicino anfiteatro. Il campo di battaglia intorno a Mursa era una pianura nuda ed uguale; su questa Costanzo pose in ordinanza il suo esercito col Dravo alla destra, mentre la sinistra o per la natura della disposizione del luogo, o per la superiorità della sua cavalleria estendevasi molto avanti oltre al destro fianco di Magnenzio(477). Le truppe rimasero in armi da ambe le parti con ansiosa espettazione per la maggior parte della mattina, ed il figlio di Costantino dopo d'aver animato con un eloquente discorso i soldati, si ritirò in una Chiesa a qualche distanza dal campo di battaglia, e commise a' suoi Generali la condotta di questa decisiva giornata(478). Essi meritavan la sua fiducia pel valore e per l'arte militare, che dimostrarono. Diedero saviamente principio all'azione sulla sinistra; ed avanzando tutta l'ala della cavalleria in linea obbliqua, ad un tratto girarono sul fianco destro del nemico, il quale non era preparato a resistere all'impeto del loro attacco.
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