Questi miserabili enti, antica produzione della gelosia e del dispotismo Orientale(495), furono introdotti nella Grecia ed in Roma pel contagio del lusso Asiatico(496). Rapido fu il loro progresso; e gli Eunuchi, i quali al tempo d'Augusto si erano abborriti, come il mostruoso corteggio d'una Regina d'Egitto(497), furono appoco appoco ammessi nelle famiglie delle Matrone, de' Senatori e degli Imperatori medesimi(498). Ristretti da' severi editti di Domiziano e di Nerva(499), accarezzati dalla vanità di Diocleziano, ridotti ad un umile stato dalla prudenza di Costantino(500), moltiplicarono ne' palazzi de' suoi degenerati figliuoli, ed insensibilmente acquistarono la cognizione, ed in ultimo la direzione de' segreti consigli di Costanzo. L'avversione e il disprezzo, che il Mondo ha sempre con tale uniformità mantenuto per questa imperfetta specie di uomini, sembra che abbia degradato il loro carattere, e gli abbia quasi renduti incapaci, come si suppongono essere, di concepire alcun sentimento generoso, o di fare alcun'azione degna di gloria(501). Ma gli Eunuchi erano esperti nelle arti dell'adulazione e dell'intrigo, e governavan l'animo di Costanzo, alternativamente servendosi de' timori, dell'indolenza e della vanità del medesimo(502). Mentr'egli mirava in un ingannevole specchio la bella apparenza della pubblica prosperità, con supina indolenza permetteva loro, che gli celassero le querele delle maltrattate Province; che accumulassero immense ricchezze con vendere la giustizia e gli onori; che infamassero le dignità più importanti colla promozione di quelli, che dalle lor mani aveano comprata la facoltà dell'oppressione(503); e che soddisfacessero il proprio sdegno contro que' pochi spiriti indipendenti, che arditamente ricusavano di sollecitare la protezione di schiavi.
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