Non era permesso al giovane Eroe, che sosteneva nella Gallia il trono di Costanzo, di riformare i vizi del governo; ma aveva il coraggio di sollevare o di compassionare le angustie del popolo. A meno che non fosse stato capace di nuovamente eccitare il marziale spirito dei Romani, o d'introdurre le arti dell'industria e del raffinamento fra' selvaggi loro nemici, non poteva nutrire alcuna ragionevole speranza di assicurar la pubblica tranquillità o con la pace o con la conquista della Germania. Pure le vittorie di Giuliano sospesero per breve tempo le scorrerie de' Barbari, e differirono la rovina dell'Impero Orientale.
La sua salutare influenza fece risorger le città della Gallia, ch'erano state sì lungo tempo esposte a' danni della discordia civile, della guerra co' Barbari e della domestica tirannia; e s'eccitò lo spirito d'industria colla speranza del premio. L'agricoltura, le manifatture ed il commercio di nuovo fiorivano sotto la protezion delle leggi; e le Curie, o corpi civili eran nuovamente piene di utili e rispettabili membri: la gioventù non temeva più il matrimonio, nè i coniugi temevan più la posterità; si celebravano le pubbliche e private feste colla solita pompa; ed il frequente e sicuro commercio delle Province spiegava l'immagine della nazionale prosperità(586). Uno spirito, come quel di Giuliano, dovea sentire la general felicità, della quale era l'autore; ma egli vedeva con particolar soddisfazione e compiacenza la città di Parigi, sede del suo invernal soggiorno, ed oggetto anche della sua parziale affezione(587). Quella splendida capitale, che adesso contiene un vasto territorio da ambe le parti della Senna, era in principio ristretta alla piccola isola, che è nel mezzo del fiume, da cui gli abitanti eran forniti d'acqua pura e salubre.
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