(138) Noi potremmo addurre fra' moltissimi esempi il misterioso culto di Mitra, ed il Taurobolia, essendo quest'ultimo divenuto alla moda nel tempo degli Antonini. Vedi una Dissertazione di Deboze nelle memorie dell'Accademia delle Iscrizioni (Tom. II. p. 443). Il romanzo d'Apuleio è pieno sì di devozione che di satira.
(139) L'impostore Alessandro con molta forza raccomandò l'oracolo di Trofonio in Mallos, e quelli di Apollo in Claro e in Mileto (Lucian. Tom. II. p. 236. Edit. Reitz.). Quest'ultimo, l'istoria singolare del quale potrebbe somministrare un episodio molto curioso, fu consultato da Diocleziano, avanti ch'ei pubblicasse i suoi editti della persecuzione (Lactant. de M. P. c. 11).
(140) Oltre le antiche istorie di Pitagora e d'Aristeo, frequentemente si opponevano a' miracoli di Cristo le cure fatte al Santuario d'Esculapio, e le favole attribuite ad Apollonio di Tiane; quantunque io convenga col D. Lardner. (Vedi Testim. Vol. III. p. 252, 352), che quando Filostrato scrisse la vita d'Apollonio, non ebbe tal intenzione.
(141) Egli è molto da dolersi, che i Padri Cristiani, ammettendo la parte soprannaturale, o com'essi credono, infernale del Paganesimo, con le proprie lor mani distruggano il gran vantaggio, che altrimenti noi potremmo trarre dalle generose concessioni de' nostri avversari.
(142) Giuliano (p. 301 Edit. Spanhem.) dimostra una devota gioia, perchè la providenza degli Dei avesse estinte l'empie Sette, e per la maggior parte distrutti i libri de' Pirronei e degli Epicurei; ch'erano assai numerosi, mentre il solo Epicuro non compose meno di 300 volumi.
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