Du Cange non ha sentito la difficoltà di determinarne la vera situazione. L'Istoria par che gli unisca con S. Sofia, e col palazzo; ma la pianta originale, inserita nel Banduri, li pone dall'altra parte della città, vicino al porto. Quanto alle loro bellezze, vedi Chron. Paschal. p. 285 e Gyll. de Byzan. l. II. c. 7. Cristodoro (Antiquit. Const. l. VII) compose delle iscrizioni in versi per ogni statua. Egli era un poeta Tebano di nascita non men che d'ingegno Boeotum in crasso jurares aere natum.
(252) Vedi la notizia ec. Roma una volta contava 1780 grandi case domus; ma bisogna che tal parola avesse un significato più ampio. In Costantinopoli non si fa menzione d'Insulae. La Capitale antica conteneva 424 strade, la nuova 322.
(253) Luitprand. Legat. ad Imperat. Niceph. p. 153. I Greci moderni hanno stranamente sfigurate le antichità di Costantinopoli. Sarebbero scusabili gli sbagli degli scrittori Turchi o Arabi, ma fa stupore, che i Greci, che avevano tra le mani autentici materiali, conservati nella lor propria lingua, preferissero la finzione alla verità, e le favolose tradizioni alla storia genuina. In una sola pagina di Codino posson contarsi dodici imperdonabili errori, quali sono la riconciliazione di Severo e di Negro, il matrimonio tra il figlio dell'uno e la figlia dell'altro, l'assedio di Bizanzio fatto da' Macedoni, l'invasione de' Galli, che richiamò Severo a Roma, i sessant'anni che scorsero dalla morte di lui alla fondazione di Costantinopoli ec.
(254) Montesquieu, Grand. et decad. des Rom. c. 17.
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