(418) Se Fausta fu privata di vita, è ragionevol di credere, che il teatro della sua esecuzione fossero i privati appartamenti del palazzo. L'oratore Grisostomo compiacque la sua fantasia con esporre l'Imperatrice nuda in un deserto monte, ad essere divorata dalle fiere.
(419) Giulian. Orat. I. Par ch'egli la chiami madre di Crispo. Ella potè forse prender quel titolo per adozione. Almeno non si risguardava come mortale di lui nemica. Giuliano paragona la fortuna di Fausta a quella di Parisatide Regina di Persia. Un Romano si sarebbe dovuto rammentare più naturalmente Agrippina seconda.
Et moi qui sur le trône ai suivi mes ancètres;
Moi fille, femme, soeur, et mère de vos maitres.
(420) Monod. in Constant. Jun. c. 4 ad calc. Eutrop. Edit. Havercamp. L'oratore la chiama la più divina e pia delle Regine.
(421) Interfecit numerosos amicos Eutrop. XX. 6.
(422) Saturni aurea, saecula quis requirat?
Sunt haec gemmea, sed Neroniana.
Sidon. Apollinar. V. 8.
Egli è un poco singolare, che questi satirici versi fossero attribuiti non ad un oscuro compositor di libelli, o ad un disgustato patriotta, ma ad Ablavio primo ministro e favorito dell'Imperatore. Noi possiamo adesso conoscere, che le imprecazioni del popolo Romano eran dettate dall'umanità non meno che dalla superstizione. Zosim. t. II. p. 105.
(423) Euseb. Orat. in Constant. c. 3. Queste date son corrette abbastanza da giustificar l'Oratore.
(424) Zosim. l. II. p. 117. Sotto i predecessori di Costantino Nobilissimus era un epiteto indeterminato piuttosto che un fisso e legittimo titolo.
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