I suoi sudditi furon costretti a comprare i beni Imperiali; specie di proprietà dubbia e pericolosa, che in caso di rivoluzione avrebbe potuto loro imputarsi come una condannabile usurpazione.
(489) Le medaglie di Magnenzio celebrano le vittorie di due Augusti e del Cesare. Quest'ultimo era un altro fratello chiamato Desiderio. Vedi Tillemont Hist. des Emp. Tom. IV. p. 757.
(490) Giuliano Orat. I. p. 40, II. p. 74 con Spanem. p. 263. Il comentario di questo illustra i fatti di quella guerra civile. Mons Seleusi era un picciol luogo nelle alpi Cozie poche miglia distante da Vapincum, o Gap, città Episcopale del Delfinato. Vedi Danville Not. de la Gaule p. 464, e Longuerue Descript. de la France p. 327.
(491) Zosimo l. II. p. 134. (Liban. Orat. X. p. 268, 269). Quest'ultimo con gran veemenza critica tal crudele ed appassionata politica di Costanzo.
(492) Giuliano Orat. I. p. 46. Zosimo l. II. p. 134. Socrate l. II. c. 32. Sozomeno l. IV. c. 7. Vittore il Giovane descrive la sua morte con alcune orride circostanze: Transfosso latere, ut erat vasti corporis, vulnere, naribusque, et ore cruorem effundens exspiravit. Se può darsi fede a Zonara, il Tiranno, avanti di spirare, ebbe il piacere d'uccidere colle sue proprie mani sua madre e Desiderio di lui fratello.
(493) Sembra che Giuliano (Orat. p. 58, 59) sia incerto nel determinare, se egli da se stesso si desse la pena de' suoi delitti, o se annegossi nel Dravo, o se da' vendicatori Demonj fu trasportato dal campo di battaglia al luogo degli eterni tormenti a lui destinato.
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