(547) Ammiano XVIII 5, 6, 8. Il decente e rispettoso contegno d'Antonino verso il Generale Romano lo pone in un aspetto molto interessante ed Ammiano stesso parla con qualche compassione e stima del traditore.
(548) Questa circostanza, quale ci vien notificata da Ammiano, serve a provare la veracitā d'Erodoto (l. I. c. 133) e la durevolezza de' costumi Persiani. Questi sono stati sempre dediti all'intemperanza; ed i vini di Shiraz hanno trionfato sopra la legge di Maometto. Brisson de Regn. Pers. l. II. p. 462-472 e Chardin. Viag. in Pers. Tom. III. p. 90.
(549) Ammiano l. XVIII. 6, 7, 8, 10.
(550) Per la descrizione d'Amida, vedi d'Herbelot Bibliot. Orient. p. 108. Hist. de Timur-Bec par Cherefeddin Alė l. III. c. 41. Ahmed Arabasides Tom. I. p. 331. c. 43. Viag. di Tavernier Tom. I. p. 301. Viag. d'Otter. Tom. II. p. 273 e Viag. di Niebuhr. Tom. II. p. 324,-328. L'ultimo di questi viaggiatori, dotto ed esatto Danese, ha dato una pianta d'Amida, che illustra le operazioni dell'assedio.
(551) Diarbekir, ch'č chiamata Amid, o Kara-amid nelle pubbliche scritture de' Turchi, contiene sopra 16000 case, ed č la residenza d'un Bassā di tre code. L'epiteto di Kara nasce dall'oscuritā della pietra, che compone le forti ed antiche mura d'Amida.
(552) Le operazioni dell'assedio d'Amida sono minutamente descritte da Ammiano (XIX. 1-9) ch'ebbe un'onorevole parte nella difesa, e con fatica si salvō quando la cittā fu assaltata da' Persiani.
(553) Di queste quattro nazioni gli Albanesi troppo bene sono conosciuti per aver bisogno d'alcuna descrizione.
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