(556) Quanto all'identità di Virta e di Tecrit, vedi Danville Geogr. anc. Tom. II. p. 201, e quanto all'assedio fatto di quel castello da Timur-Bec a Tamerlano, vedi Cherefeddin l. III. c. 33. Il biografo Persiano esagera il merito e la difficoltà di quest'impresa, che liberò le carovane di Bagdad da una formidabile banda di ladri.
(557) Ammiano (XVIII. 5, 6. XIX. 3. XX. 2) rappresenta il merito e la disgrazia d'Ursicino con quella fedel diligenza, che un soldato deve al suo generale. Vi si può sospettare qualche parzialità, ma tutto il racconto è coerente e probabile.
(558) Ammiano XX. 11. Omisso vano incepto hiematurus Antiochiae rediit in Syriam aerumnosam, perpessus et ulcerum, sed et atrocia diuque deflenda. In tal modo ha restaurato Giacomo Gronovio un oscuro passo: e crede che questa sola correzione meritasse una nuova edizione del suo Autore, il senso del quale si può adesso oscuramente capire. Io aspettava qualche maggior luce dalle recenti fatiche del dotto Ernesti (Lips. 1773).
(559) Da Giuliano medesimo posson rilevarsi le devastazioni de' Germani e le angustie della Gallia. Orat. ad S. P. Q. Athen; p. 277. Ammiano XV. 21. Liban. Orat. X. Zosimo l. III. p. 140. Sozomeno l. III. c. 1.
(560) Ammiano XVI. 8. Sembra che tal nome derivi da' Toxandri di Plinio, e s'incontra molto frequentemente nelle istorie del medio evo. Toxandria era un paese di boschi e di paludi, che si estendeva dalle vicinanze di Tongres fino all'unione del Vahal col Reno. Vedi Vales, Notit. Galliar. p. 558.
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