? t??a?t? µ???: pugnammo non senza gloria: forse in voi ridondava il merito di tal pugna. Zosimo lo paragona colla vittoria d'Alessandro sopra Dario; noi però non sappiamo vedervi alcuno di que' colpi di genio militare, che chiamano l'attenzione de' secoli sulla condotta e sul successo d'una giornata.
(572) Ammiano XVI. 12. Libanio ne aggiunge duemila al numero degli uccisi (Orat. X. p. 274). Ma queste piccole differenze spariscono a fronte de' 60000 Barbari, che Zosimo ha sagrificato alla gloria del suo Eroe (l. III. p. 131). Si potrebbe attribuir questo numero stravagante alla negligenza de' copisti, se il credulo o parziale istorico non avesse fatto crescere l'esercito di 35000 Alemanni in una innumerabil moltitudine di Barbari, p????? app??? ßa?ßa??. Non è nostra colpa se tale scoperta c'inspira in simili casi un'opportuna diffidenza.
(573) Ammiano XVI. 12. Libanio Orat. X. p. 276.
(574) Libanio (Orat. III. p. 137) fa una pittura molto vivace de' costumi de' Franchi.
(575) Ammiano XVII. 2. Libanio Orat. X. p. 278. L'oratore Greco, per aver mal inteso un passo di Giuliano, s'è indotto a rappresentare i Franchi in numero di mille, e poichè il suo capo era sempre pieno della guerra del Peloponeso, li paragona a' Lacedemoni, che furono assediati e presi nell'Isola di Sfacteria.
(576) Giuliano ad S. P. Q. Athen. p. 280. Libanio Orat. X. p. 274. Secondo l'espressione di Libanio, l'Imperatore d??a ???µa?e, (li chiamò doni) che La Bleterie (Vie de Julien. p. 118) interpreta come un'onesta confessione, e Valesio (ad Ammiano XVII. 2) come una bassa evasione della verità. Dom.
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