.. Sai, babbo quelle bimbe americane che erano ai bagni con noi l'anno passato? Sai, loro ogni settimana avevano dal postino un libro. No un libro...
- Un giornale?
- Sì un giornale...
- Ah! già...
- Oh! tu avessi visto, babbo mio, com'era bello!
- Oh - gridarono tutti in coro i ragazzi - com'era bello.
- Senti, - seguitò la Mariuccia - c'erano tante figure e tante cose da leggere: in una pagina c'era una novella e in un'altra raccontavano quel che fanno certi animali e in un'altra una cosa di storia...
- E le vite de' fanciulli celebri.
- E tante poesie carine da impararsi a mente.
- E la descrizione di certe fabbriche ove fanno i mobili, gli aghi.
- E tanti viaggi in Africa, in Asia.
- C'era fino il teatro dei burattini - soggiunse Topolino.
- Ma che burattini! - replicò Carlo.
- Sì, sì i burattini. Me ne ricordo. C'era una figurina. d'un teatrino con tanti bambini.
- Ha ragione Topolino.
- Ah! com'era bello.
E tutti in coro:
- Compraci quello, babbo, compraci quello...
- Figliuoli miei, quello è impossibile ve lo compri...
- Perché?
- Perché in Italia non c'è...
- Perché non lo fanno?
- Perché perché... - conchiuse il babbo - il perché non lo so nemmeno io... Andate siate buoni e se codesti libri non gl'intendete o li sapete a memoria, ve ne comprerò degli altri.
* * *
In un'altra occasione quella promessa avrebbe messo di molto buon umore i ragazzi: ma quel giorno non fece loro né caldo né freddo. Ormai la Mariuccia aveva ridestato nelle menti loro il ricordo del bel giornale americano veduto ai bagni, e il desiderio di averlo tanto più vivo quanto era più difficile l'appagarlo.
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