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      Mettendo piede a terra, disse:
      - È un animale focoso, ma poco importa: lo saprò domare io.
      Poi mise in fila i suoi nuovi squadroni di Ussari, magnificamente vestiti di rosso, e coi galloni d'oro. Avevano in mano delle sciabole d'argento, e i loro bei cavalli bianchi parevano anch'essi d'argento.
      Ma già i fanciulli, quetati un poco, si eran messi a sfogliare dei bei libri di stampe, che eran lì aperti, e dove eran dipinti uomini e animali e fiori e paesaggi: quando fu suonato il campanello, e comparve il compare Drosselmeier, preceduto da un ragazzo carico di roba, e i regali del compare furono schierati sopra una tavola a parte.
      Vi era fra gli altri un castello che si innalzava sopra una prateria smaltata di fiori e che aveva le finestre coi vetri colorati, e delle torri dorate. Si sentiron suonare le campane, le porte e le finestre si aprirono tutto a un tratto, e si videro dei signori piccini piccini passeggiare nelle sale, avendo a braccetto delle piccole signore, cogli abiti a coda, e i cappelli ornati di fiori.
      Fritz appoggiato alla tavola, guardava il bel castello e i suoi abitanti, e poi disse:
      - Compare Drosselmeier, lasciami entrare nel tuo castello.
      Il consigliere dell'alta corte di giustizia rispose che questo era impossibile.
      E aveva ragione: come poteva Fritz, pensare a volere entrare dentro un castello che anche colle sue torri più alte non gli arrivava al ginocchio?
      Un momento dopo, Fritz pretendeva che i signori e le signore girassero da un'altra parte, che un signore con un vestito color smeraldo si affacciasse alla finestra, e altre simili cose.


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Giornale per i bambini
Antologia
di Autori Vari
Tipografia del Senato
1881-1883 pagine 360

   





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