Sbalzati dalle tempeste siamo qui approdati a ricovero per domandarti vettovaglie per riprendere il nostro cammino sull'acque e tentare con poca speranza di ritornare al nostro paese e d'essere seppelliti presso ai nostri cari.
Nonostante che la nostra nave sia sdrucita e vecchia come noi, faremo quanto sarà in noi per conseguire la nostra mèta. Non tutti al certo ci arriveremo, ma forse qualcuno di noi potrà raccontare che ha visitato la grande isola di Borneo che alcuno fra i miei compatrioti non conosce fuorché di nome.
Fece senso al Principe il racconto dell'astuto vecchio e concessi ch'egli ebbe i chiesti viveri alla nave, depose ogni pensiero di conquista a danno di una contrada così lontana dal proprio reame.
Il sottile vegliardo ben presto partì colla vecchia sua giunca e sorridendo narrò al Consiglio del suo Imperatore come avesse ingannato il conquistatore ignorante e come avesse stornato dalla pacifica patria la tempesta d'una selvaggia invasione.
Ecco quanto fra le mie antiche carte ho trovato per voi o miei giovani lettori.
Eugenio Wenceslao FOULQUES
Il pesciolino d'oro.
Nr. 6 (11 agosto 1881), p. 90-91.
Un vecchio ed una vecchia abitavano in riva al mare. Vivevano in una povera capanna da trentatré anni, il vecchio pescava, la vecchia filava. Una volta il vecchio andò al mare e gettò la rete, ma quando l'ebbe ritirata la trovò vuota; gettò la rete una seconda volta, e non conteneva che qualche alga marina; infine la gettò la terza volta e ne trasse un pesciolino, ma un pesciolino che non somigliava punto agli altri, giacché era tutto d'oro.
| |
Borneo Principe Consiglio Imperatore Wenceslao FOULQUES
|