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      Quale confronto, tra il suo bel cuore e quello dell'ultima padrona.
      Il nido ove nacqui lo trovai mezzo disfatto ed invano chiesi dei miei genitori. Pare che avessero emigrato.
      Rividi la finestra di Goretto, ma sempre chiusa, non vivendo egli in campagna stabilmente. Bisognava dunque cercarlo nella città; ma dove?... Volerò, volerò, - pensai - mi fermerò nei paesi più vicini e chi sa!...
      Così feci, ma senza effetto.
      E ritrovare Goretto, rivederlo, manifestargli affetto e gratitudine, era l'unico mio pensiero.
      Volavo per lo spazio infinito, godevo respirando a pieni polmoni il mare d'aria che mi avvolgeva che mi cullava e tornavo tosto giù in basso a cercare di lui. Altre volte mi saltava l'estro di fare un giretto per il mondo e benché mi beassi proprio di molto nel vedere e siti pittoreschi e cascate d'acqua, montagne, collinette, vallate amene, foreste, giardini, boschetti, estensioni di acqua, di prati, di case, laghi, isole e che so io, una forza quasi istintiva mi riconduceva sempre sopra un dato punto di questa nostra Italia: nel circuito ove ero nato e quasi sempre nella grande ed antica città che vi era compresa. Là dove i monumenti, le torri, le guglie, le chiese, si elevano a centinaia sui colli che si addossano pittorescamente, cosparsi di case.
      Dai monumenti più alti scendevo sulle chiese e da quelle sui tetti delle case. Di qui nelle strade e nei giardini di preferenza, perché vi udivo sovente delle voci argentine che mi facevano palpitare di speranza.
      Il caso volle che mi posassi un giorno sopra una pianta di fico e udissi più voci insieme come se ci fosse sotto chi questionasse.


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Giornale per i bambini
Antologia
di Autori Vari
Tipografia del Senato
1881-1883 pagine 360

   





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