Detti un poco ascolto e allettato dal genere di discussione, m'internai nell'albero: svolazzando di ramo in ramo, mi posai sopra uno dei rami più bassi.
C'era lì sotto una riunione di giovanetti.
- No signore - diceva uno di loro, dandosi l'aria di saccente. - Le passere sono tutt'altra cosa che i canarini.
E un altro. - Ti dico che appartengono proprio alla stessa famiglia.
- Neppur per sogno! - rispose il primo con sicurezza e con un sorriso di scherno.
- Ma sì - ma no - non ne sai niente - l'ho letto - è un errore - ci scommetto - scommettiamo - domandiamone...
- A don Luigi, a don Luigi! - disse la comitiva, desiderosa di sapere chi dei due litiganti avesse ragione.
- Che c'è ragazzi? di che si tratta? - Chiese in quel momento un ometto vestito di nero che si presentò sulla soglia d'un certo usciolino.
Il saccente espose il caso e come per ispiegare:
- Don Luigi, glie lo dica Lei a quell'ignorante che, le passere non appartengono...
Ma l'ometto vestito di nero, non gli dette tempo di formulare tutta la frase. Lo guardò con sguardo severo e, - Bada di non esser tu l'ignorante - gli disse cambiando il tono brusco in ironico; e quindi aggiunse. - Passeri e canarini appartengono alla classe dei conirostri, gli uccelli voglio dire che hanno il becco conico. Sono della stessissima famiglia gli uni e gli altri ed hanno una struttura identica tanto che pelando un passero ed un canarino, non è facile, neppure allo scienziato, di distinguere quale sia l'uno e quale l'altro.
Il canarino è oriundo delle isole Canarie: allo stato naturale è più grosso, di quelli che noi teniamo in gabbia, non è di un giallo così pallido, e così uguale per tutto il corpo, ma vince sempre in bellezza il passero.
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Luigi Luigi Luigi Canarie
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