Pagina (75/360)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
     
     
     
     * * *

     
      Scendemmo come pioggia sulla valle delle Amazzoni.
      Come i temporali d'Europa mi parvero meschina cosa rispetto alla tempesta gigantesca che si scaraventò sulla terra tropicale! Echeggiava l'aere del tuono sublime di quella elettricità che ne sovrastava sul capo. Fiumi d'acqua, montagne di luce azzurra, romore di mondi che s'urtassero, tale la scarica sulla terra della nostra cateratta celeste.
      Penetravamo dovunque; scivolavamo lungo le rocce, sbucavamo fra foglia e foglia, seguivamo le rugosità dei tronchi, balzavamo da fronda a fronda, ci forzavamo una strada fra le radiche, allagavamo ogni meato ed inseguendoci follemente da una foglia ad una radica, da uno scoglio ad un tronco disseccato, da questo scivolavamo ad una liana arborescente, d'onde cascavamo sulla terra calda e rimbalzando tornavamo a prendere un arbusto, sempre e dovunque attese, desiderate.
      La nostra era una febbre; quell'arsura della terra s'era a noi comunicata come un contagio pauroso.
      - Resta bella gocciolina - mi disse una pianticella sospesanell'aria, un'orchidea. - Senza di te non potrò far i miei fiori rossi come il sangue.
      - No, - risposi e balzai di scatto contro un maestoso tronco di guayac.
      - Scendi lungo la mia tersa corteccia fino al mio piede e doventerai tronco, del più tenace legno del mondo - mi disse.
      - No, - e sferzai la pelle maculata e fredda d'un serpe che usciva dal fogliame per assorbire il dolce umidore della foresta lavata dalla tempesta.
      - Resta, resta, la mia pelle ha il color dell'oro e dello smeraldo, - esclamò.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Giornale per i bambini
Antologia
di Autori Vari
Tipografia del Senato
1881-1883 pagine 360

   





Amazzoni Europa