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Eravamo già in alto mare; me ne accorgevo dal salso che m'invadeva tutta e che ora non trovavo così ostico come la prima volta. Il gocciolone mi disse che correvamo verso tramontana, ma che presto avremmo incontrato una nuova corrente d'acqua dolce, alla foce dell'Orenoco.
- Torneremo dolci come nell'Amazzoni? - chiesi io.
- Sì, ma per breve tempo; poscia ripiglieremo la usata saturazione di sal marino.
- Ma dunque, secondo te, il mare è ugualmente e per ogni dove salato?
- No, cara. Parlando scientificamente, il mare non cambia salsedine là dove l'evaporazione è bilanciata dalla precipitazione; cioè là dove per tant'acqua che il sole trae a sé come vapore, tanta ne mettono giù le pioggie dalle nubi e le fiumane che altre nubi hanno alimentate. Ed appunto una delle cause che determinano le correnti marine è l'equilibrio della saturazione.
Supponi un mare come il Mar Rosso, poco profondo, stretto, dove nessun fiume sgorga e dove raramente piove. Colà l'evaporazione sarà potentissima ed il livello delle acque tenderà a diminuire. Ma questo fatto della differenza momentanea di livello determinerà un afflusso dallo Stretto di Bab el Mandeb di acqua meno salata, che verrà a rifornirsi di sale e poi spingendo al fondo l'acqua più salsa o più pesante determinerà una corrente sottomarina. C'è un mare chiuso ch'è enormemente salato. È il lago Asfaltite. Poco vi piove, un sol fiume, ch'è il Giordano, vi sbocca ed il sole di Palestina vi determina una potente evaporazione.
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