Potei farmi così anche un'idea precisa della navigazione. Vidi scorrere il mare navi potentissime e gusci di noce, corazzate tarchiate e snelle navi da diporto. E tutte sembrava convergessero in due punti principali, la Manica d'Inghilterra ed il Mediterraneo.
Il buon ponente che mi trascinava, ci spinse verso il Mediterraneo e di là, in balia di brezze e di rifoletti blandi blandi, fui mandata dentro la terra italiana.
Ma pensa, Bice alla mia maraviglia immensa quando al far del sole veggo sotto di me..., Carimate!
- Ma dunque sono a casa, - dicevo - ma dov'è Bice, dov'è? Ero alto alto su per l'aria cilestra, e tentavo trovare un mezzo per discendere.
Durante il giorno non ci fu mezzo alcuno. Ma la sera mi parve di calar giù a poco a poco, sempre sotto forma di vapore. Vagavo sospesa quando mi sentii come fermata da due foglioline dolcissime al tatto, e da cui un eccellente profumo sprigionavasi.
Dalle foglioline un murmure uscì che diceva:
Bella lacrimina che vaghi per l'aere, vieni da me che sono una rosa. Io ti terrò prigioniera fra i miei petali, tu darai a me la freschezza, io ti ricambierò in olezzo gratissimo. Tu mi racconterai i tuoi casi, io ti serberò finché mi sarà concesso.
Rimasi fra i petali fragranti. Passai la notte tranquilla, finché il mattino mi condensò in globulo fra le rosee foglioline che m'avevano servito d'asilo.
Il resto tu lo sai. Per il giardiniere son qui. Jack m'ha sciolto lo scilinguagnolo e per mezzo suo t'ho narrato le mie peregrinazioni.
Enrico CASTELNUOVO
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