Ma il principe Adalberto stava così bene solo, che per levarsi d'attorno gli ambasciatori, un bel giorno li chiamò tutti al suo palazzo, e dichiarò apertis verbis che non lo stessero più a seccare perché oramai avea deliberato di rimaner celibe tutta la vita.
Venne però la stagione della caccia, ed in quel tempo il principe teneva corte bandita, ed invitava tutti gli amici a passare un mese con lui. Fra questi amici c'era pure il duca Teodoro, suo compagno di infanzia, il quale avea molto viaggiato ed avea visitato, come suol dirsi, il mondo per lungo e per largo, anco nelle parti meno conosciute. Anzi, era tanto istruito e conosceva così bene tutte le lingue, che la Società Geografica stava per mandarlo in Affrica convinta che egli, se ci si fosse messo di impegno, sarebbe riuscito a trovar le sorgenti del Nilo. Ora accadde che una sera dopo pranzo il duca Teodoro parlando in conversazione dei suoi viaggi in Oriente, raccontò di aver veduta la più bella fanciulla del mondo, la quale era appunto la figliuola del re Ferragutte di Circassia. Fra le altre rarità della sua splendida bellezza, questa giovine avea due lunghissime treccie di capelli d'oro, e una carnagione di latte e sangue come non ne avea vista l'uguale. Insomma il duca Teodoro ne disse tante meraviglie che il principe Adalberto se ne innamorò lì per lì come un gatto soriano, e mutato immediatamente proposito, deliberò di far lui stesso un viaggio in Circassia e andare in persona a chiedere in moglie questa bella principessa dai capelli d'oro.
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