Per dire la verità il principe questa volta si impaurì un poco, e andava innanzi tutto guardingo, quando a un tratto sentì dal fondo di una grotta una voce che diceva così:
O cavalier che perdesti la via,
Fuggi da quest'albergo di sciagura,
Fuggi o altrimenti in nostra compagniaA mezzanotte cambierai natura.
Il principe si avvicinò immediatamente al limitare della grotta per vedere chi gli parlava: ma quale non fu la sua sorpresa quando si accorse che il suo interlocutore era un enorme coccodrillo colla faccia umana.
Chi fosse poi quel coccodrillo, e ciò che avvenne in seguito a cotesto incontro al principe Adalberto, io ve lo racconterò, figliuoli miei, quest'altra volta. Adesso riposiamoci un poco.
(Continua)
Noi eravamo dunque rimasti al brutto incontro fatto dal principe Adalberto nel laberinto, dove egli si era smarrito; e potete immaginarvi l'impressione che egli provò alla vista di quel mostro. Pure ripensando che il mostro pareva volesse dargli dei buoni consigli, si fece animo e gli rivolse la parola.
- Chi sei tu dunque - gli chiese - e perché mi parli in tal guisa? Per quale incantesimo ti trovi ridotto in codesta condizione?
- Sappi - rispose il coccodrillo dalla faccia umana - che io sono il duca Melibeo, figlio primogenito del re di Portogallo. Anch'io feci proposito di liberare la bella Rosaspina e mi misi in cammino alla ricerca dell'erba Malagigia. Ma pur troppo mi sono lasciato vincere dalle lusinghe della regina Fantàsia, ed eccomi ridotto in questo miserabile stato.
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