- Fa i guancialini per le spille?
Giannina accennò col capo di no.
- Che cosa faccio? - domandò di nuovo.
- Fa i pulisci-penne?
- No! no! mi dica che cosa faccio? Scommetto che non lo indovinerà mai! - disse ridendo Giannina.
- Fa qualche Lavoro in paglia, ma non so dirle quale - rispose Lizzie appoggiandosi ad un angolo della tavola.
- Vada pei lavori in paglia! - esclamò Giannina - ma aspetti che glielo dirò io. Faccio guancialini e pulisci-penne, ma soltanto per uso mio; invece mi servo della paglia pel mio mestiere. Ora via, mi dica che cosa faccio colla paglia?
- Ne fa dei cappelli? - domandò Lizzie dopo aver riflettuto alcuni istanti.
- Sì, ne faccio cappelli elegantissimi per le signore... - disse Giannina con alterigia - per le signore bambole. Se vuol saperlo io sono sarta da bambole - e introducendo la manina in una tasca stretta stretta cavò fuori una carta e mostrandola a Lizzie: - Ecco legga!
Lizzie prese la carta e lesse:
Signorina Giannina Scricciolo
Sarta da Bambole
Va alle case.
- Spero che il suo mestiere renda bene? - domandò Lizzie sorridendo alla donnina.
- No, mi pagano male e spesso mi manca il tempo. La settimana passata una bambola che servo si maritò e per farle il corredo dovetti lavorare giorno e notte, ma creda pure, quegli strapazzi mi fanno male di molto, sono tanto gobba e stravolta! Eppoi bisogna che tenga sempre dietro alle mode per la biancheria e per i vestiti e quelle benedette mode cambiano ogni momento. Un'altra bambola che servo ha tre figlie, tutte e tre ambiziose da mandare in rovina qualunque marito.
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