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      - Noi siamo venute qui per trattenerci. Là rumoreggia - disse accennando colla mano la città - e qui c'è spesso molto fumo - aggiunse toccando leggermente il fumaiolo grigio, accanto al quale era seduta.
      - Ma è tanto alto e si vedono le nuvole ingolfarsi giù nelle vie strette e pare di esser morti.
      - Che cosa proverebbe se fosse morta? - le domandò il signor Fledgeby sorpreso.
      - Proverei molta pace e riconoscenza - rispose la donnina sorridendo - non potete lavorare, vi riposate e sentite esseri viventi che gridano e lavorano; che vociano nelle strade strette, oscure, romorose e avete pietà di loro, del fardello che portano ancora e vi sentite così calmi, così sereni!
      Tutti la guardavano in silenzio.
      - Appunto adesso - disse accennando il vecchio signor Riah - mi pareva di vederlo uscire dalla tomba: sbucava dall'oscuro abbaino del tetto, tutto richinato, ma acceso in viso e ardente, e quando prendeva fiato e si drizzava volgendo lo sguardo attorno pel cielo, e il vento accarezzava la sua barba, mi pareva di sentirlo fino richiamare in vita.
      Disse queste parole con voce alterata e come se le rivolgesse maliziosamente al signor Fledgeby.
      - Perché lo chiamano? Lo sanno pure che non è morto. Tornate a vivere? - E alzava il piccolo indice della destra in segno di comando e volgeva la testolina scuotendo i folti capelli.
      In quel momento pareva un uccellino astuto dalle piume dorate.
      Quando si alzarono per andarsene, essa si attaccò alle lunghe falde del signor Riah.
      - Non potete essere andato lontano - disse - ritornato a morire - e tutti udivano la vocina dolce che li seguiva e facevasi sempre più languida cantarellando:


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Giornale per i bambini
Antologia
di Autori Vari
Tipografia del Senato
1881-1883 pagine 360

   





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