Infilò la mano nel braccio del vecchio, appoggiandosi coll'altra sulla gruccia. Gli aveva dato peraltro a tenere il panierino con dentro una bambola vestita per andare in conversazione, e così se ne andarono tutti e due per le vie nebbiose di Londra.
Quando furono giunti vicini al centro, Giannina volse a manca in una delle strade principali della città e premendo leggermente la manina sul braccio del vecchio, lo fece fermare davanti ad una vetrina benissimo illuminata, in cui facevano mostra di sé molte bambole di tutte le grandezze; alcune coi capelli neri, altre coi capelli bianchi; castagni e gialli, coi capelli lisci, increspati o ondati; vestite con tutti i colori dell'arco baleno, per essere presentate a corte, per andare al ballo, per passeggiata, per cavalcare. per andare in carrozza; vestite da sposa, da paraninfa: insomma per ogni gaia occorrenza della vita.
- Belline! belline! belline! - diceva il signor Riah battendo leggermente le mani. - Hai fatto dei miracoli colle tue manine, Cenerentola.
- Sono contenta che vi piacciano - disse Giannina altera e felice scrollando la sua capigliatura che pareva cristallo filato, veduta così alla luce del gaz e fra la nebbia.
- Ma sapete che cosa è curioso davvero compare? Quando provo i miei vestiti per le bambole alle gran signore, non sapete che fatica mi ci vuole?
- Che intendi dire Giannina?
- Dio mio, compare, sono obbligata di andare in giro per la città ad ogni ora. Quando me ne sto seduta sulla mia poltrona ingommando o cucendo, è altra cosa, ma il provare è una vera fatica.
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