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      - Non ho sentito nulla - rispose il Duca - sarà effetto della vostra fantasia.
      - Cercate di non dormire stanotte, e sono certo che vi parrà d'essere in paradiso - disse il servo. - Così sentirete ciò che mi tenne desto due notti di seguito.
      Il Duca si coricò, fece finta di dormire, e la Principessa entrando sulla terrazza, si mise a cantare con più dolcezza che mai, pensando che era l'ultima volta che tentava la prova. Il Duca si alzò udendo la voce della bella e cara Principessa. Con parole interrotte da esclamazioni di sorpresa e di gioia, le spiegò che era stato lungamente in potere di una maga, i cui incantesimi sarebbero cessati soltanto dopo la loro unione. La Principessa felicissima di poterlo liberare, acconsentì a sposarlo, e la maga fuggì dal paese spaventata dalla collera del Duca e nessuno ha più sentito parlare di lei.
      Allora si fecero grandi preparativi al castello e lo sposalizio, che fu presto celebrato, pose termine alle avventure del Bue Rosso di Narroway ed ai pellegrinaggi della figlia del Re.
     
     
     
     
     
     
      Luigi CAPUANA
     
      Il cavallo di bronzo.
      Fiaba.
     
     
      Nr. 52 (28 dicembre 1882), p. 827-829.
     
     
     
      C'era una volta un re e una regina che avevano una figliuola più bella della luna e del sole, e le volevano bene come alla pupilla degli occhi.
      Un giorno venne uno e disse al re:
      - Maestà, passavo pel bosco qui vicino e incontrai l'Uomo selvaggio. Mi disse: - Vai dal re e digli che voglio la reginotta per moglie. Se non l'avrò qui fra tre giorni, guai a lui.
      Il re, sentendo questo, fu molto costernato e radunò Consiglio di corona.


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Giornale per i bambini
Antologia
di Autori Vari
Tipografia del Senato
1881-1883 pagine 360

   





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