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      Il reuccio di Portogallo si mise in viaggio, e per via incontrò un uomo che conduceva un gran carro con su un bel cavallo di bronzo che pareva proprio vivo.
      - O quell'uomo, dove lo portate cotesto cavallo di bronzo?
      - Lo porto a vendere.
      Il reuccio lo comprò e ne fece un regalo a suo suocero.
      Il giorno delle nozze era vicino. La gente accorreva in folla nel giardino del re dove il cavallo di bronzo era stato collocato sur un magnifico piedistallo. Restavano meravigliati:
      - Par proprio vivo! Par di sentirlo nitrire! Scese a vederlo anche il re con la corte; e tutti:
      - Par proprio vivo! Par di sentirlo nitrire!
      Solo la reginotta non diceva nulla.
      Il reuccio, sorpreso, le domandò:
      - Reginotta, non vi piace?
      - Mi piace tanto, rispose lei, che sento una gran voglia di cavalcarlo.
      Fecero portare una scala e la reginotta montò sul cavallo di bronzo. Gli tastava il ciuffo, gli accarezzava il collo, lo spronava nei fianchi, leggermente, col tacco e intanto diceva, scherzando:
     
      Cavallo, mio cavallo,
      Salta dal piedistallo;
      Non mettere il piede in fallo,
      Cavallo, mio cavallo.
     
      Non ha finito di dir così che il cavallo di bronzo si scuote, agita la criniera, dà fuori un nitrito e via con un salto per l'aria. In un batter d'occhio cavallo e reginotta non si videro più:
      Tutti erano atterriti, non osavano rifiatare. Ma in mezzo a quel silenzio scoppia a un tratto una risatina, una risatina di canzonatura.
      - Ah! ah! ah!
      Il re guardò e vide il Nano che si contorceva dalle risa con quella sua gobbetta e quelle sue gambine sbilenche.


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Giornale per i bambini
Antologia
di Autori Vari
Tipografia del Senato
1881-1883 pagine 360

   





Portogallo Nano