Pagina (247/360)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      La musica si mise a suonare e tutti i bambini a ballare. Il Conte, la Contessa, il Gigante e la Fata, guardavano quei bambini allegri e felici, ed erano felici pure. Ma ad un tratto la faccia del Conte si offuscò pensando al magro pasto che aveva da offrir loro. Quando la musica cessò, il Gigante aprì una porta dicendo:
      - Entrate nella sala del banchetto! Questa è la festa che i bambini riconoscenti offrono al Conte ed alla Contessa. Li hanno resi così spesso felici che adesso è il loro turno. - I bambini spinsero gentilmente il Conte e la Contessa.
      Nella gran sala era imbandita una lunghissima tavola con ogni sorta di cibi e vini delicati. Nel mezzo c'era un grandissimo pasticcio e un cinghiale intero. Tutti sapevano che quello era il pranzo del Gigante. Accanto a quelle pietanze c'erano certi piattini piccini piccini ed una poltroncina per la Fata, collocata sopra una specie di colonna, affinché potesse vedere le felicità dei bambini e goderne pure. Dopo il banchetto ricominciarono le danze e non cessarono che verso sera. Quella sala non aveva accolto mai una comitiva più allegra. Il Conte prima che partissero i bambini rivolse loro poche parole. Non poteva far molti ringraziamenti, ma essi capirono ciò che voleva dire e guardavano sorridendo il Gigante.
      Il Conte gli disse: - Non potrò mai ricompensarvi. - Il Gigante aveva incominciato a dire qualcosa tutto confuso, quando la Fata l'interruppe.
      - Sì caro Conte, potete ricompensarlo. Voi non avete figli e vi avvicinate alla vecchiaia.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Giornale per i bambini
Antologia
di Autori Vari
Tipografia del Senato
1881-1883 pagine 360

   





Conte Contessa Gigante Fata Conte Gigante Conte Contessa Conte Contessa Gigante Fata Conte Gigante Conte Gigante Fata Conte