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      Prima un impeto di sincero dolore per la morte del padre poi un abbattimento mortale all'udire il resto. I mal arrivati compagni capirono abbastanza da quel pallore, da quella immobilità, da quel silenzio, e un dopo l'altro se ne andarono a capo basso, con le mani in mano...
     
      Tal dopo lunga e faticosa cacciaTornansi mesti ed anelanti i cani
      Che la fera perduta abbian di traccia.
     
      Non così il locandiere, il quale imperterrito rimase lì ad aspettare la spiegazione di quel cambiamento di scena. Ma non era per lui un caso nuovo, e mentre faceva portare a Riccardo un bicchier d'acqua per aiutarlo a riaversi, si disponeva a contentarsi di esser pagato in parte con la valigia et reliqua del suo ospite. Non avrebbe avuto uno scrupolo al mondo, il valentuomo, di veder partire a piedi e in farsetto dalla sua locanda sontuosa colui che vi era giunto con tutto il corredo di un milordino. Al chiudere delle bagnature s'era già ritrovato più volte a simili metamorfosi.
      Ma Riccardo poté pagare lo scotto, non senza la tara peraltro, che in tali estremi l'oste sapeva fare di necessità virtù, ed ecco il nostro afflitto e sventurato giovane rannicchiarsi nei terzi posti della strada ferrata e venir via nel più stretto incognito col tettino del berretto sugli occhi e il naso nascosto dal bavero del paletot.
      Giunse a Firenze; s'abboccò col procuratore, che era sì veramente, mi dispiace che sia necessario notarlo, un procuratore onesto; ebbe la conferma di tutte le dolorose notizie contenute nella lettera; e fece proposito di metter giudizio per non aversi a trovare costretto di finire la sua educazione in un ospizio di poveri.


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Giornale per i bambini
Antologia
di Autori Vari
Tipografia del Senato
1881-1883 pagine 360

   





Riccardo Riccardo Firenze