- Continua a combattere con le volpi impagliate: ma ricordati qualche volta il proverbio che dice: - "Chi non ha coraggio, non vada alla guerra".
Guido BIAGI
La signorina dell'api.
Nr. 23 (7 Giugno 1883), p. 362-363.
Benché, grazie a Dio, sia difficile ai nostri orecchi distinguere il ronzio festoso d'un'ape dalle sue strida più disperate; - spero nondimeno mi sia permesso affermare che quel giorno la signorina Dell'Api strillava a più non posso. Eran grida acutissime da rompere i timpani a un sordo spaccato; eran singhiozzi convulsi innaffiati da lagrime così amare, da mettere in serio pericolo le dolcezze dei favi di miele onde l'alveare era pieno. La signorina piangeva sulla soglia della casa paterna, con la testa appoggiata malinconicamente allo stipite della porta, col fazzoletto sugli occhi gonfi di lacrime; ardiva di piangere così sfacciatamente dinanzi a un bel sole di maggio che aveva con la sua granata d'oro, spazzato il cielo turchino dai nuvoloni importuni, mentre i venticelli leggieri le portavano fin sotto la tromba del naso i delicati profumi del timo e della mortella fioriti.
Perché, come vi ho detto, la primavera, stava per lasciare all'estate tutta quella gaiezza di colori, tutta quella gioiosa fioritura di piante: l'aria tepidissima e odorosa accarezzava le gote ai bambini che si baloccavano all'aperto, e correvano e saltavano bisbigliando fra loro; mentre lassù in alto gli alberi fronzuti parevano uno all'altro accostarsi per sussurrare misteriose parole, e per ridere bonariamente col fruscio delle foglie dorate dal sole.
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Giugno Dio Dell'Api
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