E il sole? Lui sì ch'era una vera allegria! Pareva un sole tirato allora allora a pulimento, pareva il sole delle domeniche e delle grandi occasioni, un sole in grand'uniforme, lustro e fiammeggiante come un bel corazziere. Basta: questo sole però sarà meglio che ve lo figuriate da voi, perché a raccontarvelo c'è da sciuparlo. Il sole è come la mamma; quando si dice la mamma non occorre dir altro.
Ma alla signorina Dell'Api tutte queste belle cose non facevano nessuno effetto. Già un poco era male avvezza, perché di belle giornate ne aveva viste un visibilio; e poi anch'essa, come tutti i ragazzi, credeva in bonissima fede che tutta quella grazia di Dio fosse lì proprio apposta per lei; che il sole, a scintillare a quel modo, facesse il suo dovere di sole e nulla di più; che il bel tempo le fosse dovuto vita natural durante, e che altrimenti le rimanesse il diritto d'andare dall'impresario e farsi rendere i quattrini del biglietto! - Che giucca!... come se le belle giornate fossero roba da disprezzare, come se il tempo perso si potesse sempre riacchiappare quando si vuole!... Le compagne di lei erano tutte fuori, occupate a fare il loro dovere di api industriose, e volavano di fiore in fiore a succhiarne il polline profumato, tutte contente del loro dolce mestiere. Ma la signorina Dell'Api non badava a quell'allegro ronzio, a quei voli festosi e sentendosi finalmente sola nell'alveare lasciato da loro deserto, era soltanto contenta di potere sfogarsi a modo suo.
- Oh, che vita, che stupida vita è la mia!
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Dell'Api Dio Dell'Api
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