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      Il dolce, cara mia, a lungo andare è un sapore insopportabile che dà allo stomaco. Hai mai veduto un pasticciere esser ghiotto delle sue chicche?
      - Ma che importa! O che, gli speziali assaggiano le medicine che essi manipolano? A voialtri è toccato cotesto compito, come a noi è stato dato quello di tener dietro la gente col nostro ronzio, come all'usignolo è toccato di gorgheggiare eternamente, anche quando non avrebbe voglia. Cara mia, bisogna contentarsi e prender la vita in santa pace.
      - Bellissimi discorsi, ma per contentarsi bisogna proprio non aver mai provato il desiderio di librarsi per l'aria, di folleggiare allegramente tutto il santo giorno, di sentirsi addosso i vivaci raggi del sole che ci vestono degli splendidi colori dell'iride, che ci adornano d'un'aureola di luce smagliante. Bisogna proprio esser vermi, per non capire quanta gioia si deve provare ad esser farfalla!...
      - Oh, la mi scusi!... - interruppe ad un tratto una vocina cavernosa che non si sentiva di dove uscisse. - La mi scusi, signorina! - esclamò un vermiciattolo che metteva fuori la testa da un bucolino.
      - Con chi parlo? - disse la signorina Dell'Api alzando il mento e facendo una smorfietta disdegnosa, come fanno le bambine un po' superbiole.
      E misurò il povero bacolino con un'occhiata dispettosa, a stracciasacco. A lei che sprezzava le bassezze della terra, un vile animaletto osava dunque rivolger la parola da pari a pari? A lei che anelava le ampiezze infinite del cielo, il più misero insetto della terra non aveva timore di misurarsi?


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Giornale per i bambini
Antologia
di Autori Vari
Tipografia del Senato
1881-1883 pagine 360

   





Dell'Api